lunedì 30 aprile 2012

Crostata dolceamara

Ciao ragazze e ragazzi, oggi vi scrivo una ricetta per fare una crostata buonissima, si chiama CROSTATA DOLCE AMARA. Ingredienti sono per 6 persone.
 Per la Pasta:
300 g di farina bianca "00", 3 tuorli, 125 g di burro, 125 g di zucchero. 
Per il ripieno: 
1 vasetto di marmellata d'arance amare, 3 pesche. 
Per decorare:
Zucchero a velo. 
Di solito il tempo necessario per prepararla è di 20 minuti, idem per la cottura. 
Preparazione
Lavorare velocemente la farina, i tuorli, il burro e lo zucchero fino a ottenere un composto morbido, cercando di non scaldare troppo la pasta con una lavorazione troppo prolungata. Dividete l'impasto in due parti e stendetelo in due dischi uguali. Foderate la teglia con la carta da forno, stendetevi un disco di pasta, bucherellatela e disponetevi sopra la marmellata e le pesche tagliate a fette grossolane. Ricoprite con l'altro disco di pasta sigillando i bordi con le dita, bucherellate la superficie con una forchetta e cuocete in forno a 180° C per circa 20 minuti. Quando la crostata è raffreddata, spolverizzate con lo zucchero a velo e servite = )

giovedì 26 aprile 2012

Il naso di Cleopatra


                              IL NASO DI CLEOPATRA 
Navigando su internet ho trovato questo interessantissimo articolo: «Se Cleopatra avesse avuto un naso grosso e brutto, né Cesare né Marcantonio si sarebbero innamorati di lei e la storia dell’impero romano sarebbe stata completamente diversa». Questo è l’esempio classico della teoria sugli imprevisti o addirittura il caos della storia in un’èra come la nostra, che considera la Storia come una serie multipla e non progressiva degli zero e degli uno che fanno reagire le sinapsi della computer technology. Proprio come leali di una farfalla sopra la giungla dell’Amazzonia contribuiscono al raccogliersi delle tempeste sull’Atlantico meridionale, anche noi, qui e ora, siamo il risultato casuale di una miriade di “imprevisti”, esattamente come ci vuole una quantità praticamente incalcolabile di spermatozoi per fertilizzare i quattrocento milioni di ovuli prodotti ogni secondo dalle donne di tutto il mondo, determinando così un aumento di cinque nascite al secondo nella nostra popolazione, attualmente attorno ai sei miliardi di persone. La genetica ci umilia mostrando la nostra somiglianza con altre forme di vita; la Storia lo fa mostrandoci quanto casuali e fortuiti possano essere le nostre attuali culture o persino noi stessi, cioè i loro anelli di trasmissione. «Siamo fatti della stessa materia dei sogni, e la nostra piccola vita è avvolta nel sonno», come dice Amleto, meditando sulle infinite possibilità d’azione e non-azione: «Essere o non essere». Le stravaganze della teoria del caos ci impongono di dedicare la nostra attenzione a un insignificante arcipelago situato al largo della costa nord-occidentale del continente europeo, nella seconda metà del XVI secolo, se vogliamo davvero capire il carattere essenziale degli imperi inglese e americano e il loro continuo sviluppo di una pirateria allo stesso tempo progressista, ricca di princìpi e remunerativa. Analogamente, è nello stesso luogo che si devono cercare le origini di quell’illusoria speranza di ispirazione anglosassone che sono le Nazioni Unite, il cui nome riprende quello delle potenze che conquistarono l’Europa continentale negli anni 1943-45, e che si riunirono dapprima a Londra nella Methodist Central Hall di Westminster e, successivamente, a New York. L’accettazione su scala planetaria di una ridondante istituzione rappresentativa premoderna quale il Parlamento è stata possibile soltanto perché è diventata parte integrante della sovranità anglosassone, mentre nei nuovi e moderni Stato-nazione della Spagna, dell’Impero e della Francia, le Corti, la Dieta e gli Stati Generali scomparvero per lasciare il posto a un governo efficiente e centralizzato. In Inghilterra la monarchia si affidava alla propria stessa presenza, al consenso e alla collaborazione, esattamente come fa oggi la polizia non armata, dato che non esisteva un esercito o una marina permanente, e che l’amministrazione locale era affidata a giudici di pace non retribuiti, con il compito di mantenere la «pace della Regina», la quale, per estensione, era anche quella di questi dignitari locali. Nel parte seconda dell’Enrico IV, la visita di Sir John Falstaff al giudice Robert Shallow, grazie alla quale lo stesso Falstaff viene provvisto di uomini per l’invasione della Francia progettata da Enrico V, è un ritratto satirico ma accurato di Sir Thomas Lucy di Charlecote Park, località che si trovava poco lontano da Stratford-upon-Avon, città natale di Shakespeare. Fu per sfuggire alla pena comminatagli nel 1583 da questo giudice di pace dopo essere stato colto a cacciare di frodo i cervi nel parco, che il giovane William andò a Londra in 10cerca di fortuna. Con tipica continuità inglese, Charlecote Park e i discendenti tanto dei cervi quanto del giudice di pace, tra cui il mio amico Sir Edmund Fairfax Lucy, vivono ancora lì, nella casa ricostruita da Sir Thomas per ospitare a colazione la regina Elisabetta I nel 1572, in viaggio verso il grande palazzo del suo «dolce Robin», il conte di Leicester, situato nella vicina Kenilworth. La casa appartiene al National Trust,fondo senza scopo di lucro, decentralizzato, non governativo, con quattro milioni di soci e maggiore proprietario terriero in tutta l’Inghilterra. Shakespeare ci invita a parlare di un altro organismo decentralizzato e non regolamentato: la lingua inglese. Nel XVI secolo, da rozzo dialetto che nessun ambasciatore si sarebbe mai preoccupato di imparare, si trasformò nella magnificenza e nella grandezza senza regole della lingua di Shakespeare e della Versione Ufficiale della Bibbia, dando, per dirlo con le parole del poeta, «un posto e un nome» a ogni cosa. Tuttavia, l’esistenza della lingua inglese, per non parlare del suo predominio, non sarebbe potuta essere nemmeno immaginata se l’Inghilterra non fosse stata indipendente. Se Anna Bolena, madre di Elisabetta I, fosse morta nel 1528 per una malattia respiratoria (un’influenza sul tipo della SARS), come sembrava probabile, non ci sarebbe stato alcuno scisma con Roma, e, di conseguenza, alcuna rottura con le influenze del continente; né ci sarebbero stati una chiesa d’Inghilterra, un nuovo matrimonio reale e la nascita della nostra eroina, Elisabetta. Se Elisabetta fosse stata messa a morte dalla sorellastra, la regina Maria, come desiderava l’ambasciatore di suo marito Filippo II di Spagna, al trono sarebbe salita Maria Stuart, la regina cattolica di Scozia e di Francia, e l’Inghilterra, nonché l’America del Nord, per non parlare di un qualsiasi impero futuro, sarebbero state di lingua francese, cattoliche e parte di uno Stato assoluto centralizzato, per immaginarsi il quale non c’è bisogno delle raffinatezze e delle sofisticherie di Giscard d’Estaing. Se la regina vergine avesse accettato le 11avances e la proposta di matrimonio di suo cognato Filippo II di Spagna, o quella del suo «ranocchio», ossia il duca di Angoulême, o ancora dell’arciduca Carlo d’Asburgo, si sarebbero verificati analoghi drammatici cambiamenti nelle istituzioni e nella cultura dell’Europa e del mondo. Se avesse sposato l’amore della sua vita, il suo «dolce Robin», la gelosia avrebbe messo l’uno contro l’altro i suoi cinquanta nobili e una nuova guerra delle Due Rose avrebbe aperto le porte all’invasione straniera e all’assimilazione culturale e politica.
Shakespeare scrisse la commedia Sogno di una notte di mezz’estate anche per commemorare il matrimonio, nel 1594, dell’erede di Elisabetta, Giacomo VI di Scozia con la principessa Anna di Danimarca. Nella commedia, poiché Titania, la regina delle fate, si rifiuta di sposare il re degli elfi Oberon, il mondo naturale precipita nel caos. I raccolti non crescono, i vitelli nascono morti, e tutta la natura si rivolta per questo stato innaturale delle cose, simboleggiato dalle illusioni in stile «Bella e la bestia» di Titania, che si innamora di Chiappa, il rozzo tessitore con la testa d’asino, simbolo, a sua volta, del senso di sorpresa mattutina dopo un rapporto sessuale casuale e avventato. È il matrimonio del duca di Atene con la regina delle Amazzoni, così come quello delle due coppie che fuggono nella buia foresta allo scopo di sposarsi per amore, nonché quello tra Titania e Oberon, a rimettere a posto il mondo. Puck, lo spirito burlone, usando la magia per far mutare improvvisamente le passioni delle giovani coppie, sottolinea come l’amore e l’attrazione sessuale siano opera della stregoneria e della magia, così come il matrimonio per amore è una fonte di discordia nella duratura e più ampia istituzione della famiglia e, per estensione, dello Stato, mentre l’amore è per sua stessa natura maliardo e passeggero. Non è la sola volta che Shakespeare fa commenti sulle vicende a lui contemporanee, visto che tutti, dalla personalità più importante del paese, al Consiglio di Sua Maestà, al Parlamento, alla chiesa e al popolo comune, 12ritenevano innaturale che una donna governasse, per non parlare del fatto di rifiutare il matrimonio e di adempiere alla sua funzione riproduttiva, che significava garantire la stabilità politica e offrire la divina benedizione di un erede. Aprendosi con tre vecchie streghe che preparano una pozione e pronunciano maledizioni, il Macbeth insiste su questo tema della donna straordinariamente potente che sfida e umilia gli uomini per mezzo della figura di Lady Macbeth «con indosso i pantaloni». «Uomo senza volontà, dammi la spada», dice con scherno all’indeciso Macbeth. Il sangue che trova e che non può lavare via sarebbe stato riconosciuto dal pubblico tanto come sangue mestruale, quanto come sangue di un delitto.
Per di più, è una caratteristica della Dodicesima notte, quando il Signore dell’Inganno esercita il dominio nel periodo tra Natale e l’Epifania, il fatto che Shakespeare faccia interpretare a un attore maschio (alle donne non era permesso recitare in scena) il personaggio di Viola, una ragazza che fa finta di essere un ragazzo per difendere la propria virtù di nobildonna decaduta e senza un soldo, e che proprio a lei faccia fare la dichiarazione d’amore a Olivia per conto del Principe innamorato che lei stessa ama, ma al quale non può – in quanto ragazzo – rivelare il proprio amore. La commedia rompe le convenzioni persino per l’originario pubblico degli studenti di legge londinesi.

martedì 24 aprile 2012

Elezione sindaco Palermo. Tutto quello ch'è successo ieri nell'incontro di Villa Filippina, schiaffo compreso!

Che in Italia non si respira aria tranquilla e serena, si evince vedendo le continue manifestazioni contro questa crisi e contro questo governo che per uscire dalla depressione non fa altro che aumentare tasse e diminuire il potere d'acquisto degli italiani. I toni pacati di un tempo sono solo un dolce o nostalgico ricordo. Ma veniamo a quello che è successo ieri pomeriggio. Giorno 24 Aprile 2012 si è tenuto a Villa Filippina l'incontro pubblico fra i candidati aspiranti sindaco e la comunità Lgbt di Palermo. Vi erano presenti Fabrizio Ferrandelli, Annalisa Riggio, in rappresentanza di Alessandro Aricò, Leoluca Orlando, Marianna Caronia, Giuseppe Mauro e Riccardo Nuti, Tommaso Dragotto non era presente fisicamente  ma ha inviato una nota di apertura sui temi discussi. Ha fatto discutere invece l'assenza di Massimo Costa, anche lui in corsa per diventare sindaco ed esponente centrista. Dura la critica di Daniela Tomasino, presidente di Arcigay Palermo, che in seguito ha dichiarato: «E’ stato un incontro estremamente positivo. Grave l’assenza di uno dei candidati di punta alla guida di una delle più grandi città italiane. L’assenza e il silenzio sono di per sé delle risposte, e si tratta di risposte offensive nei confronti di una comunità numerosa che pretende rispetto. I candidati presenti hanno preso degli impegni precisi, che ci aspettiamo che vengano mantenuti». Anche se io personalmente ho notato molte frasi ambigue dette dai vari candidati, come quella di Annalisa Riggio rappresentante di Alessandro Aricò che ha affermato parlando del gay pride di Giugno: " Io sono favorevole al gay pride, svolto a Palermo, ognuno può fare quello che vuole e crede se lo ritiene giusto, basta che questo sia sobrio, senza eccessi e senza offese di nessun genere" , mi veniva spontaneo chiederle ma di che sobrietà stiamo parlando? Una manifestazione non può essere al 100% sobria,altrimenti che manifestazione è? e poi mi chiedo se questa donna è mai venuta ad un gay pride, io ci sono andato solo una volta e non mi vergogno a dirlo, spinto da curiosità e devo dire che ho visto tante persone (quasi tutte) per usare il suo termine "sobrie", tante famiglie con bambini e anche qualche persona decisamente poco" sobria" ,ma che di sicuro non faceva male a nessuno e di sicuro molto più sobria delle ragazze che vediamo in tv. dove sta il problema? Devo dire che la colpa è anche dei mass media che speculano e ingigantiscono spesso i fatti. Nessuno parla di sobrietà in politica però, nessuno parla o fa nulla per riportare la sobrietà nella televisione, se vogliamo un mondo sobrio lo dobbiamo volere per qualsiasi cosa e non solo per poche cose o per quelle cose che non condividiamo. Da quando in qua L'Italia è diventata sobria? Pretendere che il gay pride sia sobrio è come pretendere che il carnevale di Rio de Janeiro sia sobrio. E' una festa dove si rivendica il diritto di poter vivere secondo la propria natura e di vivere in un mondo senza discriminazioni di qualsiasi genere. E vorrei sottolineare che il gay pride dura una settimana, settimana nella quale vi sono conferenze, mostre, dibattiti, proiezioni di film. Ma tornando a ieri non hanno destato stupore solo alcune frasi dei candidati ma anche lo schiaffo  dato da Gaetano D'Amico, esponente dei radicali, presidente del comitato "esistono diritti" all'aspirante sindaco Fabrizio Ferrandelli. Durante il dibattito infatti Gaetano D’Amico, si è avvicinato a Ferrandelli, vincitore delle primaride del centro sinistra, e lo ha schiaffeggiato, apparentemente, senza alcun motivo. Subito dopo è stato allontanato dalla Digos, che lo ha fatto uscire dalla villa, anche se con una certa difficoltà.
Un episodio che ha lasciato stupiti tutti i partecipanti e lo stesso Ferrandelli che dichiara: ≪Sono il primo firmatario della mozione per l'istituzione dei registi anagrafici delle unioni civili, oltre ad essere il coordinatore transpartitico del comitato "Esistono i diritti", forse lui non si sente riconosciuto abbastanza dal ruolo di presidente di questo comitato≫.  Ferrandelli ha poi continuato ≪Porgo l'altra guancia, Palermo ha bisogno di serenità e allentare i conflitti. Non è il primo schiaffo che ricevo, ce ne sono ben peggio di quelli fisici. Anche tradire le primarie è ricevere uno schiaffo. Noi andiamo avanti nonostante le sberle≫.  Adesso brevemente riporto le dichiarazioni più significative dei vari esponenti  sul tema trattato. 

Caronia esponente del Pid (partito centrista) ha affermato di essere d'accordo al gay pride, di essere d'accordo ai diritti individuali ma di non essere d'accordo alle unioni civili ! 
                                      
 Costa non ha partecipato all'evento, non ritenendolo importante

Aricò, esponente di destra, favorevole al gay pride basta che sia sobrio, senza eccessi, senza offese ma non si è ben capito che ne pensa sulle unioni civili. 
Riccardo Nuti del Movimento 5 stelle è favorevole al gay pride, alle unioni civili ma anche al matrimonio e alle adozioni. 
Giuseppe Mauro esponente di destra è favorevole al gay pride. No matrimonio No adozioni. 

Fabrizio Ferrandelli esponente di sinistra si al gay pride, si alle unioni civili anche se non sembrava particolarmente entusiasta. 


Esponente di sinistra, si al gay pride, si alle unioni civili . 









France 2012: 99% of ballots, Hollande 28,56%, Sarkozy 27,07%



 23 APR 2012 

(AGI) Parigi - With 99% of the votes counted, yesterday's presidentials elections are confermed if not yet official.
  According to the Home ministry, it seems that the Socialist candidate Francois Hollande received 28,56% of the votes, while the the outgoing conservative premier, Nicolas Sarkozy gained 27,07%. Third, Marine le Pen gained for her far right National Front an unprecedented 18,12%. The votes of the French residents abroad have not been counted, but will not change the outcome. Hollande will oppose Sarkozy at the run-off of 6 May .



By AGI.iT

lunedì 23 aprile 2012

Reazione di un bambino che parla con una coppia omosessuale!!Reaction of a child in front of a gay couple

A child finds himself in front of a gay couple - friends of the family - a feast of Thanksgiving: a husband and a husband. Before that time he has always seen only a husband with a wife: how will he react?
Un bambino si trova di fronte a una coppia gay - amici di famiglia - una festa di ringraziamento: un marito e un marito. Prima di allora ha sempre visto solo un marito con una moglie: come reagirà?


sabato 21 aprile 2012

Strange houses !!! Case stranissime = )

Since the earliest times man has tried to create a space where he could find shelter and meet other human beings. From caves to palafittes, huts and brick houses, mankind in the past had neither desire nor tools to design bizarre lodgings or buildings. In fact, it’s in modern times that architects, first of all Le Corbusier, or common people start building  queer-shaped houses, some innovative and functional, others definitely unusual and purely astonishingAnyway, bizarre houses represent dreams, hints for new building technologies or only a challenge to gravity that attract curiosity all over the world.  




















Strange objects !!! غريب الأجسام !! Oggetti stranissimi = ) = )