venerdì 20 aprile 2012

Perché io voto Leoluca Orlando!


LEOLUCA ORLANDO

Le elezioni si avvicinano e nasce spontanea la domanda "a chi dovrò dare il mio voto"? Oggi io vi consiglio un nome: Leoluca Orlando. Ecco i perché ed ecco la sua Biografia. E' stato: 

- Deputato al Parlamento Italiano

- Presidente Commissione parlamentare d’inchiesta su errori e disavanzi sanitari

- Portavoce Nazionale Italia dei Valori

- Vice Presidente di ELDR (Liberali democratici riformatori europei)

- Promotore della Rete Mondiale di cultura ed economia dei diritti umani

- Presidente dell’Istituto per il Rinascimento Siciliano

Già Sindaco di Palermo, Deputato al Parlamento Europeo e Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana.

                                 

 -Leoluca Orlando è nato nel 1947 a Palermo, è sposato e ha due figlie. Professore di ruolo di diritto pubblico regionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, avvocato cassazionista. Ha studiato e ha vissuto per alcuni anni ad Heidelberg, in Germania. E’ stato consulente internazionale dell’Ocse di Parigi. 

Riconoscimenti e onorificenze e incarichi
-Dal giugno 1998 al gennaio 2001 è Presidente del Car Free Cities Club, l’alleanza tra città europee per la promozione di una mobilità urbana sostenibile.
-Nel settembre 1998 gli viene conferita la Gran Croce al Merito Civile dal Re di Spagna Juan Carlos.
-Nel marzo 1999, a Weimar, in Germania, riceve dal Goethe Institute la “Goethe-Medaille” “per il suo impegno nel perseguimento di una società più giusta e umana e per il contributo reso alla diffusione e alla promozione della cultura tedesca, italiana e siciliana”.
-Nel  novembre del 1999 è nominato cittadino onorario di Chend Du, nella Repubblica Popolare Cinese.
-Nel dicembre del 1999 è nominato Presidente dell’Istituto per il Rinascimento Siciliano
-Nell’Aprile 2000 il gruppo dei partiti democratici e liberali del Parlamento Europeo gli conferisce l’“European Civic Prize” (“Premio Civico Europeo”) “per il suo impegno contro la criminalità organizzata e a favore del rinnovamento civico di Palermo”.
-Nel maggio del 2000 riceve la cittadinanza onoraria della Contea di Los Angeles, negli Stati Uniti.
-Nel luglio 2000, a Filadelfia, in Usa, la Federazione Americana degli Insegnanti gli assegna il “Bayard Rustin Human Rights Award” (“Premio per i Diritti Umani Bayard Rustin”) “per aver portato a Palermo la libertà di una ordinata società civile, e per la sua disponibilità a condividere le ‘lezioni di Palermo’ con altri paesi che si trovano ad affrontare analoghe minacce alla democrazia e ai diritti umani”.
-Nel settembre 2000, la città di Palermo in Colombia lo nomina sindaco onorario a vita “per averla fatta uscire dal tunnel dell’isolamento e averla introdotta su un cammino di sviluppo economico e sociale agevolando vari interventi da parte della comunità internazionale”.
-Nell’Ottobre 2001 è nominato professore onorario della Solkan-Saba Orbeliani University di Tbilisi, nella Repubblica della Georgia.
-Nello stesso mese di ottobre riceve a St. Petersburg il Premio Pushkin 2001 “per aver fatto di Palermo un centro mondiale di cultura teatrale”.
-Dal 2002 Presidente nazionale della FIDAF (Federazione Italiana American Football)
-Nel marzo 2002 gli viene conferito il premio “Legion de la libertad” attribuito dall’istituto culturale “Ludwig von Mises” di Città del Messico.
-Nel novembre 2004 l’Università di Trier gli ha conferito la laurea honoris causa in filosofia tedesca.
-Nel febbraio 2005 riceve dal Centro internazionale di Etnostoria il premio internazionale G. Pitrè.
-Nel novembre 2005 riceve a Teramo il premio nazionale “Paolo Borsellino”.
-Dal 2005 è Individual Member di Transparency International con sede a Berlino
-Agosto 2006 nell’ambito del festival “Agosto Corcianese” ( Umbria) riceve il premio “L’Umbria nel cuore”
-Marzo 2008 riceve a Göttingen l’ Humanismus Preis, conferito dalla Società Tedesca di Filologia antica (Deutscher Altphilologenverband)
Dal 1985 al 1990 è sindaco di Palermo. E’ il periodo della “Primavera di Palermo”, durante la quale Orlando forma una giunta composta anche da esponenti della sinistra, compiendo una forte rottura con le pratiche politiche del passato. Nello stesso tempo denuncia il pericolo costituito dall’economia mafiosa, attraverso la quale le cosche – con la connivenza di rappresentanti delle istituzioni – esercitano il loro potere, e promuove una forte crescita del movimento antimafia, impegnandosi non soltanto sul piano politico ma anche su quello culturale e sociale. Nel 1993, nelle prime elezioni dirette dei sindaci mai tenute in Italia, è eletto al primo turno sindaco di Palermo con il 75% dei voti, e avvia subito una serie di riforme per allontanare gli interessi economici delle cosche dal Comune di Palermo. In particolare, porta a termine il processo di dismissione dell’affidamento degli appalti per le manutenzioni a società sospettate di appartenere alle famiglie mafiose, un processo che egli aveva già avviato durante la prima sindacatura incontrando diverse difficoltà, dato che a quell’epoca i sindaci erano soggetti al controllo e ai veti di forze politiche sovente condizionate da gruppi illegali. Inoltre, dà impulso a un complesso progetto di rinnovamento civico che, attraverso un’ampia serie di programmi volti alla promozione di una nuova cultura della legalità anche e soprattutto in ambito culturale ed educativo, contribuisce in modo incisivo a liberare la città dall’egemonia culturale della mafia, in un processo divenuto noto come “Rinascimento di Palermo”.
Nel 1994 è eletto deputato al Parlamento Europeo e, nel corso del suo mandato, è vicepresidente della Commissione per l’ingresso di Malta nell’Unione Europea; membro della Commissione per le Libertà Pubbliche e per gli Affari Interni; membro della Commissione per le Politiche Regionali; e membro supplente della Commissione per la Sicurezza e il Disarmo. La sua intensa attività in seno al Parlamento Europeo comprende, in particolare, un forte impegno per un maggiore ruolo del Mediterraneo nell’Unione Europea e per l’adozione di un programma di azione comune per la lotta alla criminalità organizzata, che è ispirato alle nuove normative italiane e all’esperienza di Palermo. Alle elezioni amministrative del 30 novembre 1997 è confermato sindaco di Palermo con 207.448 voti pari al 58,5% dei votanti, per il suo secondo e ultimo (in base alla vigente legge elettorale) mandato quadriennale.
Il Programma:
Il 6 e 7 maggio possiamo liberare Palermo, restituire la città ai suoi cittadini e ridare  a tutte le palermitane e ai palermitani la possibilità e l’orgoglio di essere protagonisti della rinascita. Scegliendo direttamente e senza condizionamenti il nuovo Sindaco, abbiamo la possibilità di rimettere in moto un percorso di sviluppo. Ho scelto di mettere a servizio la mia esperienza e la mia passione perché ancora una volta dobbiamo affermare il nostro diritto ad essere protagonisti della nostra vita, per fare e vivere insieme scelte fondamentali per il presente e per il futuro.Giù le mani da Palermo!
-Il Comune deve essere il luogo in cui esperienza, competenza, amore per la città, professionalità e relazioni internazionali si incontrano per unire visione del futuro e azione nel presente, per cambiare Palermo e migliorare la vita di tutti i suoi cittadini, proprio tutti, di tutti coloro che a Palermo vivono.

-La nuova Amministrazione comunale si muoverà su alcuni punti cardine in tutti i settori: promuovere sviluppo e lavoro, tagliare gli sprechi e riorganizzare la macchina comunale, premiare i meriti sanzionando il clientelismo, garantire efficienza nei servizi offrendo pari opportunità e pari accesso a tutti, agire secondo piani strategici e con Patti che favoriscano la partecipazione di tutti. Da Sindaco, stipulerò un Patto con la Palermo produttiva, colta e solidale.
La città vive una crisi profonda, ma dobbiamo avere fiducia nel futuro.
-Una Amministrazione seria e trasparente, credibile ed affidabile, sia in Italia sia all’estero, potrà riprendere il dialogo con le imprese, le Istituzioni e gli investitori. Una Amministrazione con esperienza ed efficienza sarà lo strumento per creare sviluppo e lavoro, prima di tutto per e con i giovani; sarà lo strumento per costruire una città più vivibile, sviluppata ed attraente, in primo luogo per i palermitani.
-Il motore di tutto ciò sarà ovviamente nella macchina comunale, i cui dipendenti avranno l’orgoglio di far parte di una vera Amministrazione pubblica, al servizio dei cittadini e della città. Ai cittadini, a tutti i cittadini dovranno essere garantiti servizi pubblici efficienti, garantendo che quelli essenziali, come l’acqua, restino in mano pubblica. Pulizia della città, trasporti efficienti, produzione e distribuzione di energia sostenibile e di qualità, informatizzazione e innovazione delle reti di comunicazione saranno gli obiettivi delle Aziende, che sotto una unica regia saranno amministrate da persone oneste e competenti, tagliando gli sprechi e valorizzando il personale.
I palermitani potranno riscoprire il piacere di vivere la propria città.
-Al centro di questa riscoperta si porrà la politica sociale e della partecipazione, che avrà come primo obiettivo quello di unire la solidarietà con la competenza, lo sviluppo con l’efficienza. Nessuno a Palermo dovrà più sentirsi cittadino di serie B! Il privato sociale, che in questi anni ha dovuto sopperire alle carenze dell’Amministrazione comunale, svolgerà un ruolo chiave, integrando tutte le forze esistenti per il benessere dei cittadini, mettendo insieme tutela dei diritti con riconoscimento delle competenze, promuovendo il miglioramento della qualità della vita di tutti. Affinché tutti e ciascuno vivano la città come propria, l’Amministrazione comunale attuerà tutte le Carte dei diritti riconosciute a livello internazionale, facendone il punto di riferimento dei diritti di cittadinanza. Il Comune tornerà ad essere luogo e strumento di difesa dei diritti e delle pari opportunità. Di promozione della partecipazione e della cittadinanza per tutti, favorendo il superamento di barriere e discriminazioni verso i cittadini con disabilità.
-Una attenta valutazione del nuovo piano regolatore dovrà essere fatta avendo come obiettivo la tutela del territorio e la necessità di risolvere problemi gravissimi della città, primi fra tutti la mobilità e la casa, che per troppi cittadini continua ad essere un diritto negato.
-La città sarà il luogo di un patto fra le generazioni, in cui i servizi adeguati per la prima infanzia e le famiglie si uniranno a servizi, spazi di socializzazione ed occasioni di cittadinanza attiva per gli anziani e i giovani. Tutti potranno riconoscersi e tutti dovranno essere riconosciuti come cittadini dell’oggi, mettendo in rete la Palermo del Libro e la Palermo dei Vicoli.
-La scuola di ogni ordine e grado a partire dagli Asili e dalle materne, potrà e dovrà riscoprire il proprio ruolo di vera agenzia formativa che accoglie tutti, offrendo occasioni di crescita e sviluppo. Per far questo, è indispensabile che le scuole siano efficienti e sicure e che chi vi lavora e  vi dedica la propria passione abbia riconosciuti i propri diritti e la propria professionalità.
-Il centro storico e le periferie torneranno insieme alla base di una visione strategica di sviluppo. Chi vive nelle periferie non si sentirà meno cittadino di chi vive in centro. Una attenta ricognizione dei beni confiscati alla mafia, renderà possibile il loro uso sociale condiviso e proficuo per la comunità.
-La vivibilità urbana sarà al centro dei nostri Piani di sviluppo, prevedendo interventi sulla tutela e la valorizzazione della costa, dei porti turistici e del verde, a partire dal grande Parco della Favorita, dalle ville storiche, dalle residue aree agricole della Conca d’oro, dai parchi e dalle alberature. Sarà promossa una rete di orti e frutteti urbani.
-Gli spazi verdi riscoperti potranno divenire luoghi di sport sociale e per tutti, ma anche sarà necessario rilanciare i luoghi istituzionali dello sport, dal Palazzetto di Fondo Patti ai tanti impianti oggi abbandonati coinvolgendo le associazioni, le federazioni, il CONI, il Comitato Paraolimpico, la rete scolastica ed universitaria.
-Sarà avviato un intervento deciso sulla mobilità, integrando tram, metropolitana e autobus, e stimolando allo stesso tempo l’uso delle biciclette e l’uso collettivo e sociale dei taxi.
-Ampie aree pedonali in tutta la città diverranno nuovi spazi di incontro, cultura, artigianato ed economia, sostenendo il commercio al minuto, aiutato da un sistema di trasporti pubblici efficiente a servizio dei mercati, di quelli storici e di quelli che saranno veri e propri “centri commerciali naturali”. Basta mega centri commerciali a Palermo.
-Qualità della vita e occupazione dipendono anche dallo sviluppo delle attività economiche: commercio e artigianato, apparato industriale e rete dei servizi saranno oggetto di un Patto produttivo con tutte le categorie.
-Tutto questo, affiancato al rilancio di una politica della cultura che valorizzi i nostri spazi e promuova le attività di qualità, farà di Palermo, di nuovo, una città accogliente, riporterà i turisti, rilancerà la congressistica, promuovendo nuova occupazione. Il Comune promuoverà la rinascita dell’area della Fiera del Mediterraneo come centro congressi a servizio della ricettività alberghiera esistente e come area per spazi giovanili, attività artistiche e per l’artigianato.
-Si deve promuovere cultura diffusa, anche grazie a “case della cultura” da realizzare in ciascuna delle circoscrizioni, luoghi di incontro e di aggregazione per cittadini che hanno esigenze culturali ma anche per chi ha un’istanza sociale di accoglienza e assistenza, luoghi dove leggere un libro ma anche semplicemente incontrarsi e stare in compagnia, spazi per fare davvero città. Col recupero dei Cantieri culturali e la valorizzazione delle eccellenze, Palermo potrà essere, di nuovo, una capitale culturale aperta al mondo e che usa la cultura per promuovere benessere e qualità della vita. Non meno importante sarà il rilancio delle attività culturali e di animazione che diano vitalità al centro storico e ai quartieri, moltiplicando gli spazi di socializzazione aperti e gestiti con i giovani. Anche da qui la possibilità che Palermo sia nel 2019 la Capitale Europea della Cultura.
-La nostra città sarà all’avanguardia nei percorsi di innovazione, sia sul piano delle tecnologie e dei servizi (primi fra tutti le energie rinnovabili, la digitalizzazione e lo sviluppo della connettività veloce e gratuita), sia sul piano della ricerca. Il Comune avrà a fianco e saprà essere a fianco dell’Università, dei centri di ricerca, dei luoghi di produzione e diffusione culturale, con cui saranno stipulati Patti per promuovere le eccellenze e creare occupazione.
-I giovani avranno nell’Amministrazione comunale un partner nella ricerca del lavoro così come nella mobilità internazionale, che sarà favorita e promossa come strumento di formazione individuale e crescita della comunità: almeno mille giovani palermitani ogni anno potranno partecipare a progetti di mobilità internazionale. Dall’Amministrazione comunale i giovani avranno servizi innovativi per l’accesso all’informazione, iniziando da un servizio Informagiovani pubblico, come ogni grande città d’Italia e d’Europa.
Sono tanti gli interventi necessari per riportare Palermo ad essere una città efficiente, pulita, vivibile ed accogliente. E’ una grande sfida che insieme possiamo vincere.

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